Nel 2013 progetta il laboratorio DIFAR (Directional Frequency Analisys and Recording) per la valorizzazione dei siti di archeologia costiera sommersa della Calabria. L’unione di tecnologie standard, come fotocamere e luci al Ied e di tecnologie innovative, come sonar ed idrofoni, assicurano un basso consumo energetico ed un ampio utilizzo. Nella progettazione del laboratorio DIFAR vengono studiate soluzioni altamente
specializzate allo scopo di renderle fruibili anche in altre applicazioni come il monitoraggio ambientale marino di tipo chimico-fisico organico e biologico, il controllo delle aree marine protette e la sicurezza della navigazione in aree a rischio; per questo motivo sono stati realizzati tre moduli fondamentali: Laboratorio DIFAR-Modelli, Laboratorio DIFAR-Prototipi, e Laboratorio DlFAR-sonobuoy, ciascuno costituito da due blocchi di cui uno galleggiante ancorato (SPIDER LAB) ed uno trasportabile con unità sommersa (SKELETON). Per una migliore fruibilità dei servizi il laboratorio viene completato con un VIDEO CONTROL ROOM dotato di web storage per il Cloud. Il laboratorio nel 2015 viene dotato di stazione mobile NEMO con unità marina "TEMPEST"
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